

Borsa: Europa pesante in attesa di Trump, Milano -1,1%
Deboli euro e bond. Corre l'oro, Bitcoin record, giù future Usa
Borse europee in rosso in attesa che alla Ue arrivi la lettera del presidente americano, Donald Trump, sui dazi bilaterali che entreranno in vigore dal primo agosto in assenza di un accordo con gli Usa. Il riaccendersi della retorica commerciale americana sta innervosendo gli investitori, con Milano che cede l'1,1%, maglia nera in Europa, seguita da Francoforte (-0,8%), Parigi (-0,7%) e Londra (-0,2%) mentre anche a New York l'avvio di seduta si prospetta negativo, con i future sul Nasdaq in calo dello 0,4% e quelli sull'S&P 500 dello 0,5%. L'incertezza penalizza anche i titoli di Stato, i cui rendimenti sono in crescita: quelli dei Btp salgono di oltre 2 punti base, al 3,58% mentre lo spread con il Bund è stabile a 86 punti base. L'euro è in calo dello 0,1% sul dollaro, a 1,169, mentre il dollaro canadese risente delle minacce di Trump di dazi al 35% cedendo lo 0,3% sul biglietto verde. L'avversione al rischio spinge gli investitori verso l'oro (+0,5% a 3.343 dollari l'oncia) mentre si riaccende la passione del mercato per il Bitcoin, che ha superato la soglia dei 118 mila dollari per effetto della chiusura di posizioni corte e in scia a una raccolta netta di 1,2 miliardi di dollari, ieri, negli Etf sulla criptovaluta. Sui mercati soffrono i titoli legati all'export e più esposti ai dazi Usa: a Piazza Affari scivolano Moncler (-3%), Stellantis (-2,8%), Campari (-2,3%), Interpump (-2,3%), Iveco (-2,1%) e Stm (-2%). Male anche le banche con in testa Banco Bpm (-2,2%), con l'ops di Unicredit (-1,6%), indebolita dal muro di Berlino su Commerzbank, che sconta l'incertezza legata al destino del golden power. Debole Mediobanca (-1,4%) nel giorno della risposta a Mps (-0,8%), così come Bper (-1,3%), nell'ultimo giorno dell'offerta, ormai andata in porto, sulla Popolare di Sondrio (-0,8%).
Y.Hube--MP