Chi si fida degli altri vive meglio, uno studio lo conferma
Analisi basata su 2,5 milioni di persone
Le persone che nutrono più fiducia negli altri e nelle istituzioni tendono a essere più felici e soddisfatte della propria vita. A dirlo è una ricerca pubblicata dall'American Psychological Association sulla rivista Psychological Bulletin, che dimostra come fiducia e benessere soggettivo si rafforzino reciprocamente nel tempo. Il benessere soggettivo è definito come la percezione personale della qualità della propria vita, distinta da fattori esterni come reddito o salute fisica. Per comprendere meglio la relazione tra fiducia e benessere, i ricercatori hanno analizzato quasi 1.000 risultati tratti da studi condotti su oltre 2,5 milioni di persone, di età compresa tra i 6 e gli 84 anni, in tutto il mondo. I Paesi più rappresentati sono stati Stati Uniti, Cina e Regno Unito. La fiducia è stata indagata in tre forme principali: interpersonale (nelle persone vicine), istituzionale (nelle autorità e organizzazioni) e generalizzata (nella società in generale). In tutti i casi, un maggiore livello di fiducia è risultato associato a un maggiore benessere riportato nelle autovalutazioni. "Abbiamo considerato sia emozioni quotidiane, come felicità e tristezza, sia giudizi più riflessivi, come la soddisfazione generale per la propria vita", ha spiegato la co-autrice dello studio Marlies Maes. Ne è emerso, spiega l'altra co-autrice, la professoressa Catrin Finkenauer dell'Università di Utrecht e co-autrice, che "la fiducia gioca un ruolo fondamentale nel modo in cui le persone percepiscono la propria felicità e soddisfazione". In un'epoca in cui i media possono sia informare sia disorientare, Finkenauer sottolinea: "famiglie, scuole e istituzioni hanno il compito di creare ambienti dove le persone possano contare le une sulle altre. Coltivare la fiducia significa anche costruire salute mentale e comunità più forti".
G.Murray--MP