

Brevettato un nuovo contenitore per le colture cellulari
Progetto ideato da gruppo interdisciplinare Università Cagliari
Nuovi e innovativi contenitori destinati alle colture cellulari animali e vegetali utili per analisi minuziose senza variabili che possono compromettere le sperimentazioni. E' il progetto, ideato da un gruppo interdisciplinare dell'ateneo, su cui ha lavorato l'Università degli Studi di Cagliari che ha recentemente depositato la domanda di brevetto per questa nuova tipologia di contenitori. L'innovazione nasce nell'ambito dello spoke 05 "Aerospazio" del progetto eINS - Ecosystem of Innovation for Next generation Sardinia e porta la firma del team guidato dal professor Giacomo Cao, del dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali dell'Università di Cagliari. Fanno poi parte del gruppo di ricerca i docenti Giacomo Fais, Alessandro Concas e Nicola Lai, il dottorando Giovanni Perra, e i professori Paolo Follesa e Debora Dessì del dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente. "La tecnologia delle colture cellulari - spiegano gli esperti - si basa sull'impiego di contenitori speciali (come le tradizionali T-flask in polistirene) che consentono la crescita di cellule in ambienti controllati. Tuttavia, questi strumenti non sono progettati per l'uso in condizioni di rotazione o completo riempimento, necessarie ad esempio per simulare la microgravità presente sulla stazione spaziale orbitante, sulla Luna e su Marte. In questi casi, i contenitori commerciali possono introdurre variabili non controllabili che compromettono l'esito delle sperimentazioni". I nuovi contenitori brevettati, spiegano dall'Università "sono caratterizzati da una struttura cilindrica e da una distribuzione periferica di filtri lungo la parete laterale, consentono uno scambio gassoso efficiente con l'ambiente esterno, tipicamente l'atmosfera di un incubatore. Questa configurazione riduce al minimo i disturbi idrodinamici". Il nuovo contenitore, sottolinea il professor Giacomo Cao, è "semplice da produrre, economico e capace di sostenere la proliferazione cellulare anche in condizioni di completo riempimento. Rispetto ai dispositivi attualmente disponibili, la nostra invenzione si distingue per versatilità, personalizzazione e compatibilità con configurazioni 2D e 3D".
F.Bauer--MP