

Il Gattopardo di Visconti in Piazza Maggiore a Bologna
L'11 luglio con le musiche di Nino Rota eseguite dal vivo
Dopo il successo dell'anno scorso con il cine-concerto dedicato al capolavoro di Federico Fellini, Amarcord, un'altra pietra miliare del cinema italiano, Il Gattopardo di Luchino Visconti, verrà presentato in Piazza Maggiore a Bologna (11 luglio alle 21.45) per la rassegna il Cinema sotto le stelle, e come nel 2024 anche in questa occasione si prevedono oltre cinquemila spettatori. Il progetto è ancora una volta realizzato dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Cam Sugar, la casa discografia delle celeberrime musiche composte da Nino Rota per il film tra il 1962 e il 1963 che verranno eseguite dal vivo dall'Orchestra Senzaspine diretta da Timothy Brock, famoso ormai per i suoi lavori di ricostruzione musicale e trascrizione di colonne sonore storiche, prime fra tutte quelle dei film di Charlie Chaplin. La colonna sonora del Gattopardo verrà presentata dal vivo per la prima volta in assoluto a oltre sessant'anni dall'uscita nelle sale del film, grazie al ritrovamento di materiali d'archivio rari o inediti, fra cui la partitura manoscritta di Nino Rota e i master originali delle registrazioni. Il restauro musicale, inoltre, ha potuto contare sul supporto della Fondazione Giorgio Cini di Venezia (che possiede un fondo dedicato a Rota), che ha aperto l'archivio per la consultazione dei documenti originali del compositore. "Ho suonato un tema di una sinfonia che non avevo neanche mai scritto, ma che avevo fatto nel 1944-45, un mio ricordo di gioventù - raccontava Nino Rota - e Visconti mi disse: questo è il tema del Gattopardo", è il tema del "Viaggio a Donnafugata", il movimento lento di quella sinfonia da lungo tempo abbandonata da che poi diventerà la Sinfonia sopra una canzone d'amore. Le musiche agrodolci, che affiancano i personaggi di Angelica (Claudia Cardineale), Tancredi (Alain Delon) e Don Calogero (Burt Lancaster), incarnano l'eleganza struggente del mondo aristocratico in declino ritratto nel film. Tra i momenti iconici, spicca la suite finale del grande ballo, in cui Rota orchestra un inedito valzer di Giuseppe Verdi, il cui manoscritto fu trovato dall'attore Romolo Valli (Padre Pirrone, nel film) in una bancarella e donato a Visconti.
M.Schulz--MP