Münchener Post - Scala: Ortombina Alumnus dell'anno all'ateneo di Parma

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Scala: Ortombina Alumnus dell'anno all'ateneo di Parma
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Scala: Ortombina Alumnus dell'anno all'ateneo di Parma

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L'università di Parma darà il prossimo 15 dicembre il riconoscimento di Alumnus dell'anno 2025 al sovrintendente della Scala Fortunato Ortombina, laureato in Materie letterarie alla facoltà di Magistero nel 1987. Originario di Mantova, Ortombina, che riceverà il riconoscimento il 15 dicembre nella sede centrale dell'Ateneo, ha compiuto a Parma anche gli studi musicali al Conservatorio. Dal 1989 al 1997 ha lavorato al teatro Regio come professore d'orchestra, artista del coro, aiuto maestro del coro e maestro collaboratore (suggeritore, maestro di sala e di palcoscenico). Tra il 1988 e il 1990 ha collaborato al Festival Verdi con ricerche e pubblicazioni sulla civiltà musicale di Parma negli anni della formazione di Giuseppe Verdi e ha poi preso parte al progetto di edizione delle opere di Giacomo Meyerbeer promosso dalla Ricordi di Monaco di Baviera e dall'Università di Bayreuth. Dal 1990 al 1998 ha lavorato all'Istituto nazionale di studi verdiani con particolari responsabilità sia per lo studio e la trascrizione degli autografi del compositore, tra cui l'abbozzo di "La traviata", sia per la pubblicazione dei suoi carteggi con Giulio Ricordi, Salvatore Cammarano e Antonio Somma e si è occupato della catalogazione di tutte le lettere conservate a Sant'Agata. Nel 1993 ha pubblicato l'unico autografo a oggi conosciuto di Giuseppe Verdi su testo di Alessandro Manzoni, 'Sgombra, o gentil', uno studio sulla genesi di 'Rigoletto' e parte della biografia verdiana pubblicata nel CD-Rom "Verdi" realizzato dall'editore De Agostini. Dal 2005 al 2010 ha anche insegnato Storia dei sistemi produttivi musicali alla sezione di Cremona della Facoltà di Musicologia dell'Università di Pavia. La sua carriera, lo ha poi portato nei maggiori teatri come il Regio di Torino, il San Carlo di Napoli come segretario artistico, alla Scala come coordinatore della direzione artistica per poi diventare direttore artistico e sovrintendente della Fenice e, dallo scorso 17 febbraio, della Scala.

M.Schulz--MP